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BBBSEGNAPOSTO

Il progetto

Sorvolare le vette più alte del mondo in volo libero, emulando il volo dei grandi uccelli veleggiatori, è il progetto globale di Angelo d'Arrigo. Dopo aver sorvolato l'Himalaya nel 2004, Angelo progetta di trasferirsi sulla seconda catena montuosa più alta del mondo: la Cordigliera Andina.


La motivazione

Il Condor delle Ande rappresenta nel mondo dei rapaci l'uccello veleggiatore più avanzato della specie. In effetti la tecnica di volo e la caratteristica aerodinamica delle sue ali gli consentono di volare e di sfruttare condizioni meteorologiche estreme. Sono stati avvistati, da piloti di aerei di linea tra Buenos Aires e Santiago del Cile, dei condor in volo sopra il massiccio dell'Aconcagua a quote superiori ai 10.000 metri.

Queste quote stratosferiche sono state raggiunte soltanto grazie allo sfruttamento delle correnti ascensionali generate dall'impatto dei venti alisei provenienti dall'Oceano Pacifico sull'Aconcagua (6.962 mt).

Angelo d'Arrigo, dopo aver sorvolato l'Everest, attratto da questo fenomeno aerologico ha deciso di cimentarsi in questa nuova sfida sopra l'Aconcagua: volando come i condor.


Obiettivi

Sorvolare la vetta dell'Aconcagua in volo libero, sfruttando le correnti ascensionali generate dalla parete nord ovest.

Superare la quota del record mondiale raggiunta in volo trainato sull'Himalaya dallo stesso Angelo d'Arrigo insieme a Richard Meredith (pilota trainatore)


Tecnologia

Dalla ricerca aerodinamica condotta dalla Elasis e dall'Università Federico II, è stato elaborato un deltaplano dalle caratteristiche uniche al mondo che contemplano, come nell'ala del condor, l'uso delle remiganti.

Questo deltaplano è stato realizzato dalla A-I-R in collaborazione con la Icaro 2000.

Per migliorare le prestazioni e per potere contrastare i forti venti d'alta quota provenienti dal Pacifico, è stata realizzata un'imbragatura dalla Woody Valley testata nella galleria del vento climatica di FIAT Auto.

Una innovativa strumentazione di volo, elaborata dalla DigiFly, riporterà i dati non solo del volo ma, per la prima volta, anche i parametri fisiologici raggiunti da Angelo d'Arrigo in alta quota saranno monitorati.

Tutti i tempi relativi al volo saranno cronometrati e registrati da un orologio Paul Picot, appositamente testato in camera ipobarica fino ai 14.000 mt.

I sopralluoghi sull'Aconcagua sono stati resi possibili dall'utilizzo di un parapendio particolarmente veloce realizzato dalla Swing.


Fisiologia

Per raggiungere e superare i limiti fisiologici legati all'ipossia in alta quota, Angelo d'Arrigo ha elaborato e sperimentato presso il Centro di Medicina Aerospaziale dell'Aeronautica Militare Italiana, una particolare respirazione chiamata Pranayama.


Documentario

Dal progetto verrà tratto un documentario realizzato da DocLab diretto da Marco Visalberghi per il National Geographic Channel.


Supporti istituzionali

Questo progetto binazionale che coinvolge l'Italia e l'Argentina, sarà reso possibile grazie al supporto del Governo Argentino e dei rispettivi Ministeri della Difesa e del Turismo.